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La Napoli Velata di Ferzan Özpetek: ecco tutti i luoghi del film

Seguendo l’occhio della cinepresa, tra piazze e palazzi dalla bellezza ipnotica, tra scorci di azzurro e luoghi depositari di arte, scienza e magia. Ecco svelato il fascino irresistibile di Partenope che ha fatto da set all’ultima pellicola del regista turco. Da Palazzo Mannajuolo e la sua scala ellittica al Cristo Velato di Cappella Sansevero: Ferzan Özpetek in Napoli Velata fa riscoprire al mondo le bellezze di quella che un tempo fu capitale del Regno delle Due Sicilie.
A cura di Arianna Esposito
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Qualora non fosse chiaro già dal titolo, lo si rende bene evidente già dall'inizio del film, con una dichiarazione di intenti ben precisa. A Napoli, con queste semplici due parole ma cariche di significato , il regista turco Ferzan Özpetek  porta lo spettatore nella sua "Napoli Velata", lasciando volutamente aperta la possibilità della doppia interpretazione, là dove la frase sta per un omaggio sentimentale alla città di Totò o semplicemente sta per una pura indicazione geografica.

Ma al di là delle disquisizioni da cineamatori e al di là della valutazione del film, quel che è certo è che il cineasta divenuto famoso per le sue "Fate Ignoranti" ama gli eccessi e le contraddizioni e dunque quale città se non la multiforme Napoli con i suoi palazzi nobiliari e i vicoli bui, i suoi antri e le sue scale ipnotiche, le sue piazze e i mercati brulicanti di colori, poteva essere scelta come protagonista? E così se mentre guardavate il film, tra una scena di passione  e l'altra , intervallata da tombole scostumate, riti pagani e scorci di azzurro improvvisi, vi siete chiesti "ma chissà dove è stata girata di preciso questa scena?" Ecco la risposta alle vostre curiosità, ecco svelati tutti i luoghi della "Napoli Velata". Se ne avete individuati degli altri, sono bene accette le segnalazioni.

Palazzo Mannajuolo

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Ipnotica ed elicoidale, è la prima scena che rapisce lo spettatore. L'inquadratura della celebre scala di Palazzo Mannajuolo è un omaggio che il regista rende alla bellezza dell'edificio, al suo stile liberty e alla sua naturale attitudine scenografica.

Palazzo Pandola

Al civico 33 di piazza del Gesù, è qui che si trova il meraviglioso Palazzo Pandola che presta i suoi saloni baroccheggianti a molte scene del film. È qui che si svolge la rappresentazione teatrale della "Figliata dei Femminielli", è qui che per la prima volta gli sguardi di Adele e Andrea si incrociano ed è qui che fu girato il celebre "Matrimonio all'italiana" con Sophia Loren e Marcello Mastroianni.

Farmacia degli Incurabili

Orari:
Indirizzo: Via Maria Longo 50, Napoli
Contatti: 081 440647- sito ufficiale

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Un luogo dal fascino indescrivibile. L'antica Farmacia degli Incurabili, fa da sfondo alla visita di turisti a cui fa da cicerone un insuperabile Peppe Barra.  Qui tra antiche ampolle, scaffali in legno e pavimenti maiolicati, è esposto l'Utero Velato, un grande utero vaginale che domina la sala e rappresenta la nascita.

Piazza del Gesù

Illuminata dal sole di giorno o dalla luna di notte. Piazza del Gesù è sempre uno spettacolo per gli occhi. Nel film viene ripresa da diverse angolazioni e salta all'occhio il particolare della facciata della Chiesa del Gesù su cui sono iscritte alcune lettere dell'alfabeto aramaico corrispondenti a note musicali, per accentuare l'alone di mistero.

Via Calabritto

Per le vie dello shopping, tra le vetrine e i negozi dei grandi brand della moda italiana e internazionale. Non manca anche la famosa strada del quartiere di Chiaia nel film del regista turco che sceglie via Calabritto come luogo dove Adele si sbizzarrisce in acquisti per il gemello di Andrea.

Museo Archeologico Nazionale

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Tra i luoghi di Napoli in cui sono girate la maggior parte delle scene di Napoli Velata c'è il Mann, Museo Archeologico di Napoli, che ospita gran parte della collezione dei Farnese, rivela allo spettatore la presenza di un intrigante stanza segreta che corrisponde alle sale 62 e 65 al cui interno sono custodite opere a sfondo erotico tra cui il gruppo marmoreo con Pan e capra.

Galleria Principe di Napoli

La Galleria Principe di Napoli, multietnica e sospesa tra decadenza e antichi fasti. Qui si esibiscono i bottari, un gruppo di giovani suonatori che utilizzano vecchie botti e tamburi per riprodurre pezzi musicali per scacciare via gli spiriti maligni.

Mappatella Beach

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La famosa Mappatella Beach di Mergellina. In riva al mare con un ombrellone di fortuna e un lembo di spiaggia libera, dove i bambini giocano a pallone o si fermano a mangiare una mela guardando il mare. E' qui che Adele incontra il poliziotto e fa la conoscenza di suo figlio.

Ex Convento Napoletano

Si trova in Via San Nicola al Nilo, poco distante dalla via dei presepi di San Gregorio Armeno. È qui nell'Ex Convento Napoletano che Adele, la zia e gli amici vengono ricevuti dalla Sibilla che predice il futuro e legge nel passato.

Castel dell'Ovo

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Come non riconoscere il panorama che offre alla vista? Castel dell'Ovo, dove secondo la legenda Virgilio nascose un uovo, fa da scenario d'eccezione alla tombola dove ogni numero ha un preciso significato legato alla smorfia napoletana.

Mercato di Porta Nolana

Affollato di rumori, colori e voci. L'antico Mercato di Porta Nolana tra pizze fritte, verdure fresche e tanto altro, irretisce chiunque vi ci passi, entrando dall'antica Porta Nolana.

La Stazione metro Toledo

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Da guardare con il naso all'insù. La bellezza della stazione della metropolitana di via Toledo con le sue installazioni e giochi di luci che completano e arricchiscono la sua "galleria del mare" composta da mosaici raffiguranti motivi marini. Un set cinematografico naturalmente scenico.

Spaccanapoli

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Si chiama così perché divide la città in due parti. Spaccanapoli, ovvero la lunga striscia del Decumano romano che da via Benedetto Croce porta in via dei Tribunali fino all'ex Tribunale di Castel Capuano, è uno dei posti più suggestivi della città e al contempo più emblematici. Il decumano inferiore che parte dalla Pignasecca e arriva fino a Castel Capuano, è un luogo da attraversare per conoscere meglio Napoli ed entrare nel suo animo.

Cappella del Cristo Velato

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Suggella la scena finale del film e suggella i riti, miti e legende che caratterizzano da sempre il capoluogo campano. È nella Cappella di Raimondo di Sangro, VII principe di Sansevero che ogni giorno si affollano centinaia di turisti, incantati dinnanzi la magnificenza del Cristo velato, un'opera interamente in marmo, ricavata da un unico blocco di pietra ad opera di Giuseppe Sanmartino, a cui si dice che il nobile partenopeo fece cavare gli occhi per scongiurare il rischio che ripetesse l'opera per altri committenti.

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