Un vasto incendio, spaventoso, sta interessando la zona orientale di Avellino, a Pianodardine per l'esattezza, all'altezza della variante che attraversa la zona industriale alle porte del capoluogo irpino. Dal rogo si è sprigionata un'alta e densa nuvola di fumo nero, che ha invaso gran parte della città. A bruciare, come confermato dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Avellino a Fanpage.it, la Ics, una fabbrica di componenti in plastica per batterie di automobili: si sono sentite chiaramente anche alcune esplosioni. Sul posto stanno numerose autobotti dei pompieri, non solo dall'Irpinia, ma da tutta la Campania, che si stanno adoperando per domare le fiamme: l'intervento è reso difficoltoso dalla presenza di materiale altamente infiammabile. Non ci sono morti né gravi né si segnalano intossicati in condizioni serie. "Grazie ad un grande lavoro, abbiamo evitato che le fiamme investissero la pompa di benzina con conseguenze tragiche" scrive uno dei referenti dei Vigili del fuoco avellinesi, spiegando la dinamica delle operazioni di spegnimento. Sul posto sono intervenute tre squadre dei Vigili del Fuoco dalla sede di Avellino, due dalle sedi distaccate, e in più a dare man forte squadre da Benevento, Salerno e Napoli. In seguito è stato richiamato personale non in servizio, e sono arrivate altre due squadre. Il rogo è "sotto controllo", ma al momento i tecnici della Protezione ambientale regionale misurano i livelli di inquinanti nell'aria. La Procura di Avellino ha aperto un'inchiesta.
Nuove esplosioni durante le fasi di spegnimento
Attorno alle 17.30, mentre l'incendio era in fase di spegnimento, le fiamme hanno raggiunto gli impianti fotovoltaici causando nuove esplosioni, le quali a loro volta hanno portato nuovamente allo sviluppo di fiamme alte e ravvivato l'incendio. La situazione resta critica per l'intera area, con i vigili del fuoco che stanno facendo l'impossibile per contenere l'incendio. La notizia delle nuove esplosioni è stata confermato dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa, intervenuto in diretta a "La Vita in Diretta" su Rai Uno.
Aria irrespirabile: evacuata l'intera zona
Al momento non è ancora nota la natura del rogo. Coloro che vivono nelle immediate vicinanze dell'incendio, però, stanno cominciando ad accusare difficoltà respiratorie, fastidi alla gola ed eccessiva lacrimazione degli occhi: l'aria sta diventando pian piano davvero irrespirabile e l'intera zona, soprattutto le aziende vicine, in via precauzionale è stata evacuata. Sul posto stanno arrivando anche i tecnici dell'Arpac per valutare le sostanze tossiche rilasciate nell'atmosfera. La nube, molto vasta, è visibile anche dai paesi limitrofi e sta arrivando ad oscurare il cielo anche nel centro di Avellino, con i cittadini preoccupati che stanno rivolgendo gli sguardi all'insù.
Prefettura Avellino: stato di emergenza
La situazione è considerata ad alto rischio, per la natura del materiale interessato dall'incendio, che potrebbe provocare non pochi problemi all'ambiente e alla salute dei cittadini. Infatti, uno dei vigili del fuoco intervenuti sul posto per domare le fiamme ha accusato un lieve malore. Dopo essere stato visitato sul posto dai sanitari del 118, per fortuna il pompiere si è completamente ristabilito.
Le vaste proporzioni dell'incendio hanno indotto il prefetto di Avellino Maria Tirone a dichiarare lo stato di emergenza. Il prefetto irpino ha convocato anche il CCS, il Centro Coordinamento Soccorsi, per fronteggiare eventuali emergenze provocate dall'inquinamento che la nube tossica sviluppatasi nell'intera area può determinare.
I sindaci: "Restate chiusi in casa e non uscite"
Gli amministratori locali stanno adottando tutte le precauzioni necessarie a garantire l'incolumità della cittadinanza. Il sindaco di Avellino Gianluca Festa ha raccomandato la popolazione di chiudere le finestre e di non uscire di casa, fatta eccezione per le emergenze. Lo stesso hanno fatto anche i primi cittadini dei comuni limitrofi, raggiunti dalla nube che si è sprigionata dall'immenso rogo. Si va verso la chiusura di scuole e uffici pubblici domani.
Qualche giorno fa incendio doloso a Battipaglia
Il maxi rogo che sta colpendo la città irpina arriva a circa 24 ore di distanza da quello che ha colpito Battipaglia, nella provincia di Salerno. Un incendio molto simile, visto che ad andare a fuoco è stata una fabbrica di pneumatici. Scenario molto simile quello che accomuna le due città campane, visto che ieri anche Battipaglia è stata invasa da una nube di fumo nero che ha reso l'aria irrespirabile, a tal punto da indurre gli enti preposti a disporre la chiusura, sia ieri che oggi, delle attività commerciali e delle scuole nel raggio di un chilometro dal luogo dell'incendio.
Rifiuti, Irpiniambiente chiude lo Stir di Pianodardine
A seguito del rogo delle ultime ore che sta interessando un opificio di Pianodardine (Av), Irpiniambiente comunica che le attività dell'impianto Stir sono state sospese, in quanto le maestranze, a partire dalle ore 14 sono state invitate a rimanere negli uffici e a non esporsi all'aria aperta. La cosa potrebbe causare non pochi problemi vista l'attuale inattività del termovalorizzatore campano di Acerra. Ecco la nota:
Pertanto non sarà possibile procedere ai conferimenti presso lo Stir e lo stop temporaneo all'accesso all'impianto potrebbe avere riverberi sul servizio di raccolta con inevitabili ritardi. Irpiniambiente, inoltre, ha fornito piena disponibilità e supporto ai vigili del fuoco operanti in zona, accordando, ovviamente, l'utilizzo dell'acqua nelle vasche Stir e all'uso dei cannoni per l'irrorazione delle sostanze schiumogene estinguenti, in dotazione all'impianto, in rispondenza alle norme antincendio. L'uso eventuale dei dispositivi sarà valutato dai vigili del fuoco. La società si scusa per i disagi che potrebbero verificarsi per le raccolte pomeridiane o eventualmente nella giornata di domani, ma ritiene prioritario garantire l'incolumità alle maestranze e fornire supporto ai vigili del Fuoco, impegnati nelle operazioni di spegnimento.