Ci sono altre tre studentesse dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, due convocate come persone informate dei fatti, una terza citata nel racconto della prima ragazza reso noto da Fanpage.it, che oggi hanno varcato la soglia della Procura di Napoli per essere ascoltate dal sostituto procuratore aggiunto Cristina Curatoli della sezione "fasce deboli" coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone. Obiettivo: chiarire i contorni delle indagini sulla presunta violenza sessuale denunciata da una studentessa di 20 anni dell'Accademia delle Belle Arti ai carabinieri della stazione napoletana di Posillipo. Per questa vicenda risulta iscritto nel registro degli indagati un docente ultracinquantenne, nei confronti del quale viene ipotizzato il reato di violenza sessuale. E oggi in Procura si sono recati anche i due avvocati del professore, Maurizio Sica e Lucilla Longone, per parlare col pm titolare del fascicolo, mentre nei prossimi giorni sarà probabilmente ascoltato anche Giuseppe Gaeta, direttore dell'Accademia. A lui verrà chiesto sostanzialmente se era a conoscenza dei problemi delle ragazze col prof. in special modo dopo le tre manifestazioni davanti all'istituzione universitaria di via Costantinopoli con lo slogan "Cacciamo i molestatori dall'Accademia"
Tornando al caso scatenante, mentre il docente continua a parlare di rapporto consensuale e sostiene di poter dimostrare tutto ciò, il suo telefono e il suo computer sono stati acquisiti, così come quelli della ragazza. Il professore ha anche rassegnato le dimissioni da insegnante dell'Accademia, incassando la solidarietà dei vertici dell'Istituzione. Intanto sul grave caso è stata formalizzata alla Camera dei Deputati l'interrogazione presentata dal deputato Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) al ministro dell'Università Gaetano Manfredi. L'interrogazione chiede al rettore uscente della Federico II e oggi capo del Miur nel governo di Giuseppe Conte se «intenda assumere tutte le opportune iniziative di competenza, a partire dalla promozione di iniziative ispettive così da poter restituire serenità agli studenti dell'Accademia di belle arti di Napoli e dimostrare la propria vicinanza e il proprio sostegno alla studentessa presunta vittima di molestie sessuali da parte di un professore».
A dispetto di chi chiede «silenzio» sulla vicenda, c'è invece da registrare un incremento di segnalazioni che raccontano del clima ad Abana: oggi la trasmissione tv di Rai1 Storie Italiane condotta da Eleonora Daniele riportava la testimonianza di un'altra ragazza che restituiva un clima di fortissima tensione creato dal docente nei confronti delle alunne. E il collettivo femminista "Non una di meno" ha pubblicato una serie di inquietanti screenshot di messaggi con avances a dire delle attiviste, attribuibili al caso-Accademia.