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Napoli, 300 tassisti assembrati sotto la sede della Regione chiedono sostegni economici

Scoppia la protesta dei tassisti a Napoli. Oltre 200 conducenti sono assembrati sotto Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, in assemblea permanente per protestare contro il mancato sostegno economico alla categoria da parte delle istituzioni. È il secondo giorno di protesta consecutivo. Tensione tra i vari gruppi che chiedono di essere ascoltati dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. Alcuni non indossano la mascherina.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Scoppia la protesta dei tassisti a Napoli. Circa 300 conducenti delle auto bianche si sono radunati sotto Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, in assemblea permanente per protestare contro il mancato sostegno economico alla categoria da parte delle istituzioni, in un momento di forte crisi a causa del Coronavirus. È il secondo giorno di protesta consecutivo. Tensione tra i vari gruppi che chiedono che il presidente della Regione Vincenzo De Luca ascolti le loro proposte. I tassisti sono assembrati all'esterno dell'ingresso secondario della Regione, portano le mascherine. Ma tra i presenti in strada c'è anche qualcuno che non la indossa. Ieri, i tassisti avevano manifestato sotto Palazzo San Giacomo, la sede del Comune di Napoli, e in piazza del Plebiscito, dove si trova la Prefettura, per sensibilizzare anche le istituzioni locali su questa difficile situazione che stanno vivendo.

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Secondo giorno di protesta taxi a Napoli, è caos trasporti

La manifestazione è stata molto partecipata, segno della sofferenza che sta patendo la categoria in questi mesi. Anche ieri i tassisti di Napoli erano scesi in piazza in assemblea permanente. Molti tassisti a Napoli hanno continuato a lavorare nei mesi di marzo e aprile, sfidando anche il rischio del contagio da Coronavirus. Hanno assicurato il servizio di trasporto pubblico non di linea, quando nello stesso momento i pullman e le metropolitane viaggiavano con pochissimi mezzi. Hanno accompagnato a lavoro anche i medici e gli infermieri che stavano combattendo contro l'epidemia. A tutela dei conducenti e dei passeggeri le vetture sono state sanificate e su molti taxi sono stati installati i divisori provvisori amovibili per proteggere sia i conducenti che i passeggeri, nell'attesa di montare quelli definitivi. La protesta è scoppiata ieri, quando i tassisti di Napoli hanno proclamato l'assemblea permanente. La situazione dei trasporti in città è drammatica, perché avviene contestualmente ai disagi che si stanno vivendo sui bus Anm, dove gli autisti protestano per le mancate pulizie. Anche oggi sono state irregolari 15 linee bus.

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