Manca poco ormai per il varo della flotta napoletana per salvare i migranti. Ma è ancora rebus sulla delibera, ferma al giro delle firme dei tecnici. L'evento si farà, assicurano da Palazzo San Giacomo. Il sindaco Luigi de Magistris ci sta lavorando da mesi, con l'obiettivo di portare almeno 400 imbarcazioni nelle acque del Golfo, pronte a salpare, in caso di emergenza, per soccorrere le navi cariche di migranti bloccate nel Mediterraneo. Un posizione chiara contro la politica dei “Porti Chiusi” del ministro dell'Interno Matteo Salvini. La data per il battesimo del naviglio si avvicina. Lunedì, dal suo profilo social il primo cittadino ha confermato l'appuntamento, spostandolo solo di qualche giorno. Non più il 22, ma il 29 giugno. In quel giorno “nel nostro mare avremo il primo corteo a mare, con centinaia di barche”, scrive l'ex pm.
Il programma dell'evento è ancora top secret. Tra le ipotesi filtrate c'è quella di concentrare nella stessa data diversi appuntamenti. Un corteo spontaneo di barche a mare, una processione fortemente simbolica, magari con l'accensione di fiaccole o torce, che avrebbe un impatto suggestivo. Un dibattito in piazza con protagonisti migranti, amministratori e operatori del sociale. E, quindi, la possibilità anche di un concerto dedicato ai temi del mare e dei migranti che dovrebbe tenersi sulla terraferma, sul modello di quello del Primo Maggio. Solo voci, al momento, che circolano nei corridoi di palazzo.
Ma a distanza di venti giorni è ancora rebus sulla delibera. Sul documento vige il massimo riserbo. L'atto è pronto, secondo indiscrezioni, e prevederebbe un costo stimato di circa 130mila euro. Ma la delibera deve essere ancora perfezionata. Sarebbe ancora al cosiddetto “giro delle firme” dei dirigenti tecnici, dal segretario generale al ragioniere capo. Insomma, una battuta d'arresto, che potrebbe essere risolta nei prossimi giorni.
La flotta pro-migranti di De Magistris
L'iniziativa però si farà, assicurano al Municipio. L'amministrazione si è impegnata. L'idea della flotta era nata a inizio anno per dare voce all'ondata di proteste che aveva accompagnato il blocco delle due navi di migranti Sea Watch e Sea Eye. De Magistris era stato tra i primi a schierarsi. Il 4 gennaio l'ex pm aveva lanciato sul sito del Comune il form per raccogliere le adesioni per imbastire il naviglio destinato ai soccorsi. In pochi giorni, il portale del Municipio aveva raccolto oltre 5.800 adesioni, con proposte di aiuti medico-sanitari, alloggi, imbarcazioni, alimenti, vestiario e anche soldi. Ben 2.600 email, di cui la metà da altri comuni. L'adunata "Simmo ggente ‘e core" al Teatro Augusteo del 26 gennaio aveva confermato il successo di partecipazione. E a marzo, l'ex pm in visita a Milano per un'iniziativa contro il razzismo a sostegno del calciatore del Napoli Kalidou Koulibaly, aveva confermato che le donazioni avevano sfiorato quota 150mila euro.
Iniziativa ribadita lunedì sui social e fissata adesso per fine giugno. Sarà incentrata “sui temi del mare come vita e non morte – scrive il sindaco – del mare come luogo di accoglienza e non di separazione, del mare che va difeso e non violentato. Per Napoli il mare è visione di vita, infinito oltre lo sguardo. Il mare fa amare, non deve produrre odio o indifferenza”.
Il tema è delicato, oggetto di un forte scontro politico che vede contrapposti de Magistris e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Non stupisce quindi il riserbo sulla delibera e l'attenzione che la circonda. In questi giorni il clima in consiglio comunale è molto teso e non si sono placate ancora le polemiche per l'organizzazione del concerto del Primo Maggio. Anche se, è bene precisare, tra questo e l'evento pro-migranti non c'è alcuna correlazione.
Concerto 1 maggio: c'è l'esposto della Corte dei Conti
Il Concertone per la Festa dei Lavoratori 2019 è al centro dell'attenzione. I consiglieri comunali David Lebro e Diego Venanzoni hanno chiesto approfondimenti all'amministrazione sulla questione. Mentre un esposto alla Procura della Corte dei Conti della Campania è stato preparato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, di Matteo Brambilla e Marta Matano. Nel mirino dei pentastellati, i tempi molto stretti degli affidamenti dei due servizi: l'allestimento del palco e dello spettacolo da una parte, la comunicazione dall'altra. Ma anche la questione dei fondi. Il fine del bando è “veicolare i messaggi civili e informare la cittadinanza rispetto all'evento concerto 1 maggio a piazza Dante”. Nell'offerta si parla del “tema dell'antirazzismo, dell'orgoglio meridionale contro un Paese a trazione nordista”. “Ma cosa c'entra – si chiedono i consiglieri del M5S nell'esposto – con lo sviluppo turistico e con l'uso della tassa di soggiorno? C'è poi un'altra curiosità, come il fatto che la pagina Facebook dedicata all'evento con il logo, denominata “Primo Maggio Napoli” sia stata creata il 3 aprile, due settimane prima dell'invio dell'offerta (17 aprile), come risulta dalla sezione Trasparenza del social network”. Tutti dubbi che i consiglieri chiedono di fugare.