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Opinioni

Papa Francesco a Napoli fa il miracolo: grazie a lui riparate buche e lampioni

L’arrivo di Papa Bergoglio ‘regala’ ai napoletani entusiasmo e qualche rattoppo in periferia. Per il grande evento che durerà meno di 12 ore si spenderanno centinaia di migliaia d’euro di fondi regionali e comunali.
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Santo subito. Per i napoletani Papa Francesco ha compiuto il primo miracolo in vita. È riuscito infatti, lì dove l'Umana ragione non ha potuto. Dove Comune di Napoli e Regione Campania hanno sempre fallito in questo quinquennio: dare un minimo di vivibilità ad alcune zone del capoluogo partenopeo, intensificarne i trasporti, garantire un poco più di sicurezza. È chiaro che quando arriva il numero uno della Chiesa Cattolica in una città succedono cose che mai sarebbero accadute: il grande evento ha calamitato le attenzioni di tutti i soggetti preposti a garantire una città pulita e ordinata. A Napoli poi, capitale delle emergenze, questo effetto è decuplicato. Basta leggere quello che si sono detti durante la conferenza dei servizi i vari soggetti preposti a garantire un aspetto impeccabile del capoluogo partenopeo: dall'azienda rifiuti ai giardinieri comunali, dalla prefettura ai vigili.

Arriva il Papa e non deve trovare buche stradali

Jorge Bergoglio ama le cose semplici, la sobrietà e non ama gli sperperi. Chissà che penserà quando, dopo essere arrivato con l'elicottero a Scampia, periferia simbolo del degrado napoletano, andrà in "papamobile" verso il centro antico. Quello che è stato ribattezzato "itinerario 1", ovvero Scampia-piazza del Plebiscito, ha determinato un lavoraccio in termini di rattoppi delle strade gruviera e di pulizia straordinaria una delle aree più degradate del capoluogo. «È già stato dato mandato ad una ditta esterna per la riparazione delle buche di corso Secondigliano – si legge nel documento del Comune – e per l'eliminazione dello spartitraffico centrale». Per Calata Capodichino la scelta, contestatissima dai Verdi ambientalisti, è stata quella di ricoprire di uno strato d'asfalto una corsia di sampietrini, essendo Capodichino una delle arterie più dissestate di Napoli, una vera e propria mulattiera. Poi, l'itinerario Poggioreale-Arcivescovato (via Duomo): «Preoccupa – si legge ancora- particolarmente il tratto di via Casanova, costituita da basolati, non ci sono le coperture finanziarie per intervenire. È il vicesindaco Tommaso Sodano a proporre di coprire il basolato «come fu fatto per corso Arnaldo Lucci» con l'asfalto. In queste giorni immediatamente precedenti l'arrivo di Papa Francesco fervono i lavori proprio in zona via Marina per riparare buche e consentire alla papa mobile di non sobbalzare sul basolato traballante, come del resto capita ad ogni napoletano. Al Papa sarà risparmiata questa sofferenza. Nove squadre di Napoli Servizi stanno rattoppando qualsiasi cosa che vedono.

Napoli e i rifiuti: il Papa non deve vedere degrado

Caditoie fognarie e via Caracciolo? Un caso di Stato: «Al di sotto della pavimentazione del marciapiede soon presenti le tubazioni di scarico delle caditoie – si legge- con un ricoprimento che potrebbe essere insufficiente a sopportare il carico delle ruote dei mezzi. Vi sono inoltre chiusini in plastica di sottoservizi esterni al Comune di Napoli che potrebbero rompersi al passaggio delle autovetture». Insomma più che una strada, il famoso Lungomare Liberato di Luigi de Magistris sembra una finzione cinematografica. L'Asia ha avviato già da martedì una rimozione straordinaria dei rifiuti e una operazione di spazzamento meccanizzato e manuale mai vista dai residenti delle zone che saranno il passaggio del Pontefice.

Transenne, sedie, luci: quanto costa il Papa?

Servono 20mila transenne per buona parte dei 25 chilometri del percorso papale. Il Comune di Napoli si è accorto a febbraio che non bastava nulla di quanto ipotizzato in un primo monento ed ha dovuto in fretta e furia indire una gara d'appalto da 140mila euro per sedie e transenne (che si aggiungono ai 25mila già preventivati inizialmente). Per i palchi comprensivi di service audio e luci il Comune ha stimato 160mila euro, 13mila per i bagni chimici. Diecimila, gli euro di straordinario previsti per gli agenti di Polizia Municipale impegnati sul territorio. La Regione Campania ha garantito un contributo "una tantum" di 200mila euro alla Curia Arcivescovile di Napoli per "le spese per la realizzazione del programma di manifestazioni".

I numeri dell'evento del 21 marzo

La macchina organizzativa prevede 1.500 volontari, che fra le altre cose distribuiranno 100mila bandierine, 10 mila cappelli, 10 mila foulard e, sperando che non servano, 10 mantelline antipioggia. Sono 15 mila i poster e 300 i banner posti all'ingresso delle parrocchie che annunciano la visita del Pontefice. Cinquantamila, le bottiglie d'acqua messe a disposizione dei fedeli,1.500 i cantanti per il coro della messa in Piazza del Plebiscito e 100 i ragazzi della pastorale giovanile che si esibiranno per Papa Francesco in via Caracciolo. Sessantotto suore di clausura, grazie ad un permesso speciale del cardinale Crescenzio Sepe, potranno uscire dai loro conventi per incontrare personalmente il Papa durante la sua visita al Duomo.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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