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Pierluigi Rotta e Matteo Demenego uccisi a Trieste

Poliziotti uccisi a Trieste, i funerali di Pierluigi Rotta il 18 ottobre a Lago Patria

Si terranno venerdì 18 ottobre, nella chiesa Sacra Famiglia di Lago Patria (Giugliano, Napoli) i funerali di Pierluigi Rotta, ucciso il 4 ottobre scorso nella Questura di Trieste insieme al collega Matteo Demenego. Il giovane poliziotto era originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli. Il papà, poliziotto anche lui, aveva a lungo lavorato alla Questura di Napoli e nel commissariato di Pozzuoli.
A cura di Nico Falco
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È stata fissata la data per i funerali di Pierluigi Rotta, il poliziotto ucciso a Trieste insieme al collega Matteo Demenego. La cerimonia funebre sarà celebrata venerdì 18 ottobre alle ore 10 nella chiesa Sacra Famiglia di Lago Patria, frazione del comune di Giugliano, in provincia di Napoli. La veglia comincerà alle ore 9, saranno presenti anche circa 80 poliziotti colleghi dei due agenti uccisi che arriveranno da Trieste. La funzione sarà celebrata in presenza dei vescovi di Pozzuoli e di Aversa. Il 15 ottobre sarà invece allestita la camera ardente presso il famedio della Questura di Trieste e il giorno successivo, mercoledì 16 ottobre, alle 11.30, il vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, celebrerà i funerali dei due agenti nella chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo, in piazza Sant'Antonio Nuovo.

Pierluigi Rotta, 34 anni, era originario di Pozzuoli, in provincia di Napoli. Il padre, anche lui poliziotto, aveva lavorato nella sede centrale della Questura di via Medina, a Napoli, e per gli ultimi anni prima della pensione era stato in servizio al commissariato di Pozzuoli. Il ragazzo era in servizio all'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Trieste.

Il 4 ottobre era insieme al collega Matteo Demenego. I due agenti stavano accompagnando in questura Alejandro Meran e il fratello, Carlysle Stephan Meran, dominicani e residenti a Trieste. Erano stati chiamati proprio da Carlysle: l'uomo aveva contattato il 113 per informarli che il fratello, che soffriva di problemi mentali, aveva rapinato uno scooter qualche ora prima a una donna. Alejandro Meran è stato tranquillo fin dentro la Questura. Ha chiesto di andare in bagno e, quando è tornato, ha preso la pistola di Rotta e ha sparato prima a lui e subito dopo Demenego che era intervenuto per aiutarlo.

È stato neutralizzato sul piazzale esterno da una pattuglia in borghese della Squadra Mobile, dopo aver seminato il panico in questura sparando anche verso altri poliziotti. Demenego e Rotta, entrambi feriti da diversi colpi al torace, sono morti poco dopo.

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