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Vigilante ucciso a Piscinola: news sulle indagini

Rabbia e lacrime ai funerali di Franco, il vigilante ucciso a Piscinola

Si stanno svolgendo nella chiesa dello Spirito Santo Nuovo di Marano, nella provincia di Napoli, i funerali di Franco Della Corte, la guardia giurata di 52 anni morta dopo che tre ragazzini gli hanno spaccato la testa con una spranga nel tentativo di rubargli la pistola. Una folla commossa, ma anche amareggiata per una morte assurda, ha accolto il feretro del vigilante in chiesa.
A cura di Valerio Papadia
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La chiesa dello Spirito Santo Nuovo di Marano, città dell'hinterland a nord di Napoli di cui era originario, è gremita per tributare l'ultimo saluto a Franco Della Corte, 52 anni, la guardia giurata morta dopo due settimane in agonia all'ospedale Cardarelli, in cui era finito ricoverato dopo che, lo scorso 2 marzo, tre ragazzini, probabilmente con l'intento di rubargli la pistola d'ordinanza per poi rivenderla, gli hanno spaccato il cranio con una spranga all'esterno delle stazione di Piscinola della Linea 1 della metropolitana partenopea. Mentre i tre minorenni sono finiti in carcere con l'accusa di omicidio volontario e tentata rapina, la famiglia e centinaia di cittadini piangono Franco per l'ultima volta.

Tante le lacrime versate per Franco Della Corte nella chiesa di Marano, così come è molta l'amarezza e la rabbia per una tragedia a cui è difficile trovare un senso, per la morte di un lavoratore onesto, uscito per andare a lavorare e mai più tornato a casa, ucciso da alcuni di quei ragazzi senza futuro e senza ambizioni che Napoli, almeno una parte di essa, sembra aver dimenticato, cancellato. Oltre alla famiglia della guardia giurata e a moltissimi cittadini comuni, alle esequie sono intervenute anche le istituzioni: il prefetto e il questore di Napoli, Carmela Pagano e Antonio De Iesu, il vicesindaco partenopeo Raffaele Del Giudice, i commissari straordinari del Comune di Marano e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Il dolore straziante della famiglia

Sull'altare è salita Federica, la nipote di Franco Della Corte, che con le sue parole ha espresso tutta la disperazione della famiglia, facendo commuovere gli astanti: "Tu non meritavi questa atroce fine, non meritavi di morire. Ma adesso mi rivolgo a Dio, ti prego aiutaci. Aiuta a superare questo dolore a tutti noi". Un dolore straziante quello della famiglia di Franco: la moglie non ha smesso di fissare la bara per tutta la durata delle esequie, mentre i due figli sono riusciti a fatica ad arrivare alla fine della funzione.

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