«Non ci stiamo a passare per i carnefici. Siamo noi tassisti le vere vittime». Rosario Gallucci è tassista a Napoli e responsabile sindacale di categoria per la sigla Or.Sa. Racconta qual è la giornata di un taxi driver partenopeo.
Ha visto le immagini del presunto rapinatore picchiato? L'ipotesi è che quelli siano suoi colleghi tassisti.
Ho visto tutto, io le dico che al netto della violenza che non è mai una soluzione ci sono situazioni inaccettabili che stanno portando all'esasperazione. Siamo le vittime predilette dei rapinatori, nel silenzio generale. È successo anche a me, pochi giorni fa.
Racconti cosa le è accaduto…
Ero in centro, nel turno di notte, un utente caricato poco prima mi ha messo un'arma alla gola e mi ha portato in via Firenze, zona Ferrovia e mi ha derubato. Non avevo chissà cosa in tasca, questi attentano alla vita delle persone per pochi spiccioli, sono pericolosissimi. Noi non possiamo certo chiuderci in casa, dobbiamo lavorare.
Sa di altri episodi del genere?
Sono cose all'ordine del giorno. E non possiamo nemmeno dire che sono episodi concentrati in determinate zone; purtroppo Napoli è piena di rischi per i tassisti, in particolare per coloro che fanno il turno di notte
Soluzioni possibili all'orizzonte ce ne sono?
Abbiamo proposto come sindacato Or.Sa. con un incontro in Prefettura un collegamento diretto delle auto bianche con le forze dell'ordine attraverso un tasto sul cruscotto che ci tiene in collegamento con le centrali operative. Non se n'è fatto nulla. Sarebbe invece utilissimo ed è un dispositivo che esiste, ad esempio, per il trasporto bus pubblico.
Scusi ma non avete un consigliere comunale tassista? Non sostiene la vostra causa?
Siamo profondamente delusi dall'atteggiamento di questo consigliere comunale, il signor Ciro Langella, eletto col centrodestra e passato con la maggioranza di De Magistris. Per noi non ha fatto niente. Le ripeto: i tassisti napoletani sono lasciati soli al loro destino. Si ricorderanno di noi di nuovo alle prossime elezioni? Sapremo come rispondere.