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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza: tanti vogliono diventare “Navigator”. Ma non sanno cosa sia

Nella sola Campania potrebbero diventare beneficiari del reddito di cittadinanza ben 390mila nuclei familiari, ma non è chiaro chi dovrà gestire le loro richieste. Il Governo dice che se ne dovranno occupare i “navigatori”, giovani laureati disoccupati appositamente assunti e gli incarichi fanno gola a molti.
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Mentre anche gli ultimi dati disponibili sul Rei dimostrano come buona parte delle somme disponibili finiscano in Campania, Napoli si prepara alla corsa per il Reddito di Cittadinanza. L’assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri ha fatto calcolare ai suoi uffici quanti potrebbero essere i beneficiari: la stima è che ci siano circa 390mila nuclei familiari che potrebbero accedere al Reddito di Cittadinanza in Campania. Un numero abnorme, che gli uffici pubblici avranno certamente difficoltà a gestire. Questo perché, dopo essere stati dichiarati aventi diritto, i cittadini dovranno sottoscrivere un patto per il lavoro o un patto per la formazione con i Centri per l’Impiego, che sono assolutamente impreparati e sottodimensionati per questo tipo di incarico. Attualmente in Campania sono presenti 46 Centri per l’Impiego. Diciotto di questi si trovano in provincia di Napoli, dodici a Salerno, otto a Caserta e quattro ciascuna per le province di Avellino  e Benevento, un numero ridicolo, considerando che ci sono casi in cui lo stesso Centro deve far fronte alle richieste provenienti da più di sessanta Comuni. Come si può fare allora per arginare il problema?

Il Governo ha puntato tutto sui “navigator”, laureati disoccupati a cui una società partecipata di un’agenzia pubblica farà dei contratti a tempo determinato affinché aiutino altri disoccupati a trovare lavoro. La Campania è in fremente attesa: migliaia i giovani che vorrebbero accedere a questa nuova carriera. La società prescelta è la Anpal Servizi che dipende dalla “casa madre” Anpal, che, a sua volta, dipende dal Ministero del Lavoro. Né il Ministero né Anpal potranno assumere in proprio: essendo enti pubblici avrebbero dovuto rispettare tutte le norme in materia di concorsi pubblici. Invece si è trovato l’escamotage di “caricare” i navigator su una società che può aggirare queste norme e quindi, a breve, saranno assunte decine di migliaia di lavoratori parapubblici sulla base di semplici colloqui.

Ma che titoli bisognerà avere per poter aspirare a lavorare da “navigator”? Ufficialmente, nonostante il reddito di cittadinanza sarà erogato ai primi beneficiari a partire dal prossimo primo aprile, non lo sa nessuno. Per quel poco che si sa, i contratti dovrebbero essere di natura biennale, a tempo pieno, da circa 1.700-1.800 euro netti al mese. Unico titolo richiesto la laurea: giurisprudenza, economia e commercio, scienze della formazione, sociologia, psicologia i titoli previsti. Dove lavoreranno? Non si sa. Chi fornirà loro scrivanie e pc? Non si sa. Da chi dipenderanno? Neppure si sa.

Gli unici dati certi sono quelli diffusi negli scorsi giorni dall’Osservatorio sul Reddito di Inclusione (REI), che ha certificato che nel 2018 La maggior parte dei benefici sono stati erogati al Sud (68%), con interessamento del 71% delle persone coinvolte. Il 47% dei nuclei beneficiari di REI risiede in sole due regioni: Campania e Sicilia. Il tasso di inclusione del REI raggiunge i valori più alti in Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente 634, 603 e 447). Limporto medio mensile risulta variabile a livello territoriale, con un intervallo che va dai 237,01 euro per la Valle d'Aosta ai 327,63 euro per la Campania.

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Classe 1979, giornalista, esperto in comunicazione istituzionale e sociale. Nel 2012 ha vinto il Premio Adone Zoli per i suoi studi storici e politici. Per Fanpage si occupa soprattutto di questioni religiose e riguardanti la Chiesa cattolica, ma non solo...
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