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Revenge porn: stupra la ex e manda scatti hot agli amici, arrestato imprenditore edile

Un imprenditore edile di Afragola è stato arrestato per violenza sessuale, stalking ed estorsione: è accusato di aver tormentato la sua ex compagna, stuprandola e mandando agli amici degli scatti che la ritraevano in momenti intimi. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri in seguito alla denuncia e rinchiuso in carcere.
A cura di Nico Falco
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Prima le violenze, poi la gogna. Non solo l'ha picchiata, l'ha stuprata, alla fine ha deciso di umiliarla, di renderle la vita impossibile. Di metterla alla berlina, di farle provare la vergogna delle dita puntate per strada, degli occhi addosso e delle risatine: ha mandato ai suoi amici le sue foto intime. Un incubo che comincia pochi mesi fa, quando lei decide di porre fine alla loro relazione e partono le ritorsioni. E che arriva a una svolta oggi, quando i carabinieri arrestano lui: i militari della tenenza di Caivano lo hanno rintracciato ad Afragola, dove abita, e lo hanno rinchiuso nel carcere di Poggioreale, su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone.

La fine della relazione tra i due risale allo scorso inverno, quando la donna, casertana, lo aveva lasciato. Ma lui di interrompere quella storia non ne voleva sapere. Così, hanno accertato le indagini, è passato all'attacco. Ha cominciato a tormentarla. L'ha perseguitata, l'ha minacciata di diffondere gli scatti se non gli avesse restituito dei soldi che gli aveva prestato e l'equivalente in soldi dei regali che le aveva fatto. E l'ha costretta a fare sesso con lui, l'ha stuprata. Alla fine ha inviato tramite chat delle foto intime scattate col telefonino, in cui lei era riconoscibile. Le immagini sono state trovate sui cellulari di alcuni conoscenti, ora le indagini puntano ad accertare se si siano fermati sui telefoni o se qualcuno, come successo in moltissimi altri casi, li abbia pubblicati anche su Internet. La denuncia è stata presentata a fine marzo. L'uomo, un imprenditore edile, è accusato di violenza sessuale, estorsione e stalking.

La vicenda, per la diffusione delle immagini intime, porta alla memoria quella di Tiziana Cantone, la ragazza di Pomigliano d'Arco che si è suicidata quando i siti Internet sono stati invasi dai filmati con tanto di nome e cognome che la ritraevano mentre faceva sesso. Quelle immagini sono ancora in Rete malgrado la sua morte: nome leggermente cambiato o omesso, ma lei sempre ben visibile in volto.

In questi giorni in Parlamento si discute su una legge ad hoc per punire non solo chi diffonde immagini private dal contenuto sessualmente esplicito ma anche chi le detiene. Il Revenge Porn, "nuova" ritorsione strettamente legata al Web e che presto configurerà un reato specifico, si è diffuso negli ultimi anni e consiste nella pubblicazione, effettuata o minacciata, di immagini e video intimi di una persona contro il suo consenso; di solito la "porno vendetta" è messa in atto da persone legate alla vittima da rapporti sentimentali o che vogliono punirla per la fine della relazione.

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Giornalista professionista dal 2011, redattore di cronaca nera per Fanpage.it dal 2019. Precedentemente ho lavorato per i quotidiani Cronache di Napoli, Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino.
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