Sciopero trasporti 26 maggio: orari della protesta
Nuovo giovedì di passione per i pendolari della città di Napoli. I sindacati Osr Usb Lavoro Privato hanno infatti proclamato uno sciopero di 4 ore il 26 maggio 2016. I disservizi e la protesta dei dipendenti dureranno quattro ore, dalle 09:00 alle 13:00 dalle ore 08:00 alle 14:30: durante queste ore potranno esserci ritardi, soppressioni o limitazione delle vetture. Saranno coinvolti i pullman di Clp e i treni delle linee Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea. Soltanto lunedì 16 maggio un'altra protesta dei lavoratori aveva fermato la circolazione delle vetture delle stesse società.
Sciopero dei trasporti: gli orari garantiti
Ecco di seguito le partenze garantite all'inizio e alla fine dello sciopero dai capolinea delle linee Cumana e Circumflegrea, degli autobus e della linea 1 della metropolitana.
- Cumana
da Montesanto a Torregaveta alle 08:01
da Torregaveta a Montesanto alle 08:40
da Fuorigrotta a Torregaveta alle 13:27
da Fuorigrotta a Montesanto alle 13:30
da Montesanto a Torregaveta alle 13:41
da Torregaveta a Montesanto alle 14:00
- Circurmflegrea
da Montesanto a Licola alle 08:03
da Licola a Montesanto alle 08:43
da Montesanto a Licola alle 13:43
da Licola a Montesanto alle 14:23
- Linee Bus
Lo sciopero è previsto dalle ore 09:00 alle ore 13:00. Le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero, mentre il servizio tornerà completamente regolare circa 30 minuti dopo la fine.
- Metropolitana linea 1
Da Piscinola a Garibaldi alle ore 09:14
da Garibaldi a Piscinola alle 09:18
da Piscinola a Garibaldi alle 13:26
da Garibaldi a Piscinola alle 14:06
- Funicolari
L'ultima corsa prima dello stop è prevista alle ore 9:20; la prima corsa utile dopo lo sciopero è alle ore 13:20.
Continua lo sciopero dei lavoratori dell'Eav
Una situazione diventata ormai insostenibile non soltanto per gli utenti dei mezzi pubblici costretti a fare i conti sempre più spesso con stop delle linee, ritardi e disservizi, ma anche per i dipendenti e gli ex lavoratori dell'azienda del trasporto pubblico della Regione Campania. Questi ultimi, in tutto circa 200 persone, solo qualche giorno avevano proclamato uno sciopero della fame dal momento che attendono da anni i soldi del loro TFR che la società avrebbe dovuto accantonare dai loro stipendi, accusandola di "aver rubato la nostra liquidazione".