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Opinioni

“Sionismo è nazismo”, la Comunità Ebraica di Napoli contro Eleonora De Majo, neo assessore

Polemiche a Napoli per la nomina di Eleonora De Majo come assessore a Cultura e Turismo. La Comunità Ebraica partenopea si dice “sconcertata e preoccupante” per le sue uscite contro lo stato di Israele. In passato, infatti, la De Majo aveva paragonato il sionismo al nazismo, definendo anche l’allora premier israeliano Netanyahu come Hitler. E lei replica: “Essere critici non vuol dire essere antisemiti”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Eleonora De Majo, nominata nuovo Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
Eleonora De Majo, nominata nuovo Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.

"Sconcerto e preoccupazione" da parte della Comunità Ebraica di Napoli nei confronti della nomina di Eleonora De Majo a nuovo Assessore alla Cultura e al Turismo di Palazzo San Giacomo.  De Majo aveva attaccato duramente fino a poco tempo lo stato di Israele, definendo il governo israeliano "un manipolo di assassini" ed il popolo israeliano stesso "porci, accecati dall'odio, negazionisti e traditori finanche della vostra stessa tragedia". Parole durissime che sono ricomparse anche sulla pagine Facebook vicine ad Israele, tra la cui Comunità Napoletana stessa, dettasi preoccupata e sconcertata per la nomina a consigliere comunale durante il "rimpasto" operato dal sindaco Luigi De Magistris in questi giorni che ha promosso l'esponente del centro sociale Insurgencia a Palazzo San Giacomo.

"Nel recente passato", ha fatto sapere la Comunità Ebraica di Napoli, "la De Majo aveva anche affermato che il sionismo è nazismo, paragonando l'allora premier israeliano Netanyahu a Hitler". La scelta di affidarle così la guida dell'assessorato alla cultura non è piaciuta alla Comunità, che ritiene "estremamente discutibile l'attribuzione di un assessorato tanto importante a chi ha espresso giudizi tanto superficiali quanto offensivi per quegli ebrei che, sia a Napoli che in tutta la diaspora e in Israele, sono stati testimoni del più grande progetto di genocidio che mente umana abbia mai concepito", sottolineando che questa scelta a loro avviso "appare un atto inopportuno e tale da non favorire il dialogo interculturale e l'impegno per la pace".

Lo screen condiviso da "Arte e Cultura Ebraica" su Facebook
Lo screen condiviso da "Arte e Cultura Ebraica" su Facebook

"Essere radicalmente critici verso l’apartheid che lo stato di Israele pratica nei confronti del popolo Palestinese non ha nulla a che fare con l’antisemitismo", ha replicato poche ore dopo la neo-assessora Eleonora De Majo, "nello specifico questa, che periodicamente mi riguarda, è una polemica strumentale e fuori luogo che si riferisce al commento ad una dichiarazione in cui Netanyahu, nel lontano ottobre 2015, dichiarò all’assemblea delle Nazioni Unite che “Hitler non voleva sterminare gli ebrei ma solo espellerli", dichiarazione che poi fu costretto a ritrattare. Intanto, piuttosto che rispondere ad una polemica di quattro anni fa", ha aggiunto ancora la De Majo, "vorrei mettermi a lavorare per la mia città a testa bassa e pancia a terra".

Classe 1988, laureata in Filosofia, Eleonora De Majo è uno dei volti più giovani della giunta comunale di Napoli, e spesso viene indicata come "pasionaria", per il suo forte attaccamento ai propri valori ed ideali. Già tempo fa vi erano state non poche polemiche sulla De Majo e su Rosa Schiano, anch'essa candidata nel 2016 a Palazzo San Giacomo. In quell'occasione, era stata l’Unione delle comunità ebraiche italiane ad esprimersi duramente sulle presunte posizioni anti-Israele delle due candidate al Consiglio comunale di Napoli a sostegno di Luigi De Magistris. Lo scorso febbraio, invece, fu proprio la De Majo a finire nel mirino di alcune persone, rimaste anonime, che affissero un lugubre cartello di morte davanti all'ingresso del centro sociale  Insurgencia. In passato, invece, era capitato che sempre la De Majo finisse nel mirino di politici di vecchia data, con Clemente Mastella che la querelò per un post su Facebook e Matteo Salvini che invece si dichiarò "minacciato" da lei per un altro post in cui commentava la sua visita a Napoli.

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Giuseppe Cozzolino, giornalista, classe 1984. Laureato in Lingue Straniere, lavoro con Fanpage.it dal 2012, attualmente in forza alla redazione di cronaca di Napoli. Videogamer e appassionato di musica, di cani e di storia, soprattutto antica.
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