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Universiadi 2019 Napoli

Universiadi 2019, a 20 giorni dall’inizio alcuni impianti sportivi sono un disastro

Blitz della commissione Universiadi, a 20 giorni dall’inizio della manifestazione, in tre impianti di Napoli: lo Stadio Caduti di Brema, il Palazzetto Fritz Dennerlein e lo stadio di San Pietro a Patierno. “Lavori in forte ritardo – denunciano i commissari -. Solo 2 operai in cantiere. Vogliamo sapere come sono stati spesi i soldi”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sterpaglie, alberi fatiscenti, alcuni pericolanti, bagni sporchi e abbandonati. È l'immagine offerta dallo stadio Caduti di Brema, sito in via delle Repubbliche Marinare, ai consiglieri commissari delle Universiadi 2019 in visita alle strutture. L'impianto sportivo doveva essere ristrutturato in tempo per l'evento sportivo che parte il 3 luglio. Ma «non più del 35% dei lavori previsti è stato realizzato», secondo il presidente della commissione Vincenzo Moretto (Lega Salvini). «Davanti ai nostri occhi – racconta – si è parato uno spettacolo allucinante. Siamo molto preoccupati e abbiamo seri dubbi che si riesca a ultimare tutto prima dell’avvio delle gare. Certo è possibile poter completare successivamente i lavori residuali, ma è necessario chiarire quante risorse siano state spese finora e quante ne rimangano per completare l’impianto».

Il blitz della commissione ha toccato tre tappe, oltre ai Caduti di Brema, anche il Palazzetto dello Sport Fritz Dennerlein a Barra e lo stadio di San Pietro a Patierno. «Sul primo – prosegue Moretto – è stata fatta solo una piccola ristrutturazione. Mentre per lo stadio San Pietro a Patierno sono stati fatti piccoli lavori nei bagni e negli spogliatoi. Ma sul campo di calcetto c'era ancora il brecciolino, manca il manto erboso e non si è ancora proceduto al collaudo. Ci vorranno mesi per finirlo di questo passo. Oggi c'erano solo 2 operai. Vorrei capire come sono stati assegnati questi lavori. Pare che siano stati stanziati quasi 800mila euro». «Bisogna intervenire subito per accelerare i lavori – incalza il consigliere Aniello Esposito (Pd) – non vorremmo che dopo tutti i soldi spesi, queste strutture alla fine restassero così. Scopriamo solo da un sopralluogo di oggi che i lavori sono ancora in forte ritardo. È una cosa sconcertante. Non è stato fatto quasi nulla. Si verifichi come sono stati spesi i soldi e qual è l'avanzamento reale dei lavori. È importante restituire queste strutture rifatte ai cittadini dell'area orientale».

Ad oggi, ha sottolineato la commissione, quasi nessun cantiere ha rispettato il termine della consegna del 30 maggio che era stato previsto inizialmente dal cronoprogramma per il completamento dei lavori di riqualificazione degli impianti. «Ritardi – sottolinea Moretto – che riguardano anche cantieri come la piscina Scandone o il San Paolo, dove pure i lavori sono in fase avanzata e sono stati eseguiti bene. La prossima settimana sarà convocata una commissione Universiadi in consiglio comunale per fare il punto della situazione. Chiameremo a rispondere tutte le parti».

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Giornalista professionista dal 2016, per Fanpage.it segue la cronaca di Napoli, con particolare riferimento ai settori politica, istituzioni, trasporti, Sanità, economia. Ha collaborato in passato con i quotidiani “Il Mattino”, “Roma”, “Il Fatto quotidiano.it” e con l'agenzia di stampa Italpress. Nel 2014 ha vinto il Primo Premio al Premio di Giornalismo “Francesco Landolfo”. Per l'attività giornalistica svolta è stato ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche (tra le quali Agorà, RaiRadio2, TgCom24, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio Marte, Radio Amore Napoli, Canale 8). Moderatore di convegni e dibattiti pubblici per Provveditorato per le Opere Pubbliche della Campania e Molise, Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo, Eurispes. Ha svolto attività di ricerca scientifica di carattere storico-economico. È autore dei saggi pubblicati su Meridione, Sud e Nord del Mondo: "La ristrutturazione industriale negli anni ’70 del Novecento. I salvataggi Gepi di imprese campane" (Esi, 2013), "Espansione e sviluppo dell’industria aerospaziale campana negli anni ’70 del Novecento" (Esi, 2013), e "Pensiero meridiano e politiche europee per il Mediterraneo" (Esi, 2010).
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