«Correva l'anno 2003 e l'impegno civile di un giovane studente era già evidente...». Il Valzer in Mi bemolle maggiore di Chopin risuona sontuoso mentre a video scorrono le epiche gesta dell'eroe del giorno. Pomigliano D'Arco, città operaia, oggi ha il suo principe: trattasi di Luigi Di Maio, vicepremier, leader del Movimento 5 Stelle, ministro del Lavoro e alfiere del Reddito di Cittadinanza, ma soprattutto, in questo frangente, pomiglianese doc. Stamane, lunedì 4 febbraio 2019 nella grande sala del liceo Imbriani c'è stato l'atteso incontro fra il vicepremier, studenti e prof.
Non un incontro come tanti: l'Imbriani è la scuola superiore in cui Di Maio si è diplomato. Lo attendevano tutti e da giorni. Una visita accompagnata da polemiche: alcuni studenti, quelli orientati a sinistra, già si erano lamentati per quello che hanno definito un tentativo di censurare la protesta anti-governo. Oggi il preside del liceo, Domenico Toscano, ha precisato: "Nessuna minaccia ma semplicemente un invito a rimandare eventuali proteste, vista la brutta situazione che si era creata nei mesi scorsi in un altro istituto superiore dove era andato in visita il ministro. Oggi c'è una cosa bella per la scuola».
Tuttavia i pochi minuti del video che ripercorreva il ruolino scolastico dell'esponente pentastellato sono stati quanto meno ‘particolari': le testimonianze degli ex prof, le foto, la voce fuori campo di un ragazzino. «Non avevamo nemmeno un consigliere che ci veniva a trovare. E ora…» dice il preside che spiega il vero senso dell'incontro: «Se ce l'ha fatta lui, partendo da qui, ce la potete, anzi ce la dovete fare tutti».