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Anm a rischio crac. L’ombra della camorra sul business delle strisce blu

L’Anm rischia il fallimento economico e la cosa non riguarda solo lavoratori e pendolari di bus, metro e funicolari. Già, perché l’azienda gestisce anche i 28mila stalli per le strisce blu. Un business che fa gola a chi muove le fila dei parcheggiatori abusivi.
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L'Azienda Napoletana di Mobilità di Napoli è al collasso economico. Mancano i soldi in cassa, serve un salvataggio di quelli disperati. Il rischio non è solo di lasciare appiedati tutti i pendolari di bus, metropolitane e funicolari. Ma c'è anche qualcosa di più tetro, di più inquietante, di più pericoloso. Come sempre sulle rovine altrui prosperano le speculazioni. E nei momenti difficili per le società si fanno avanti raider con le idee ben chiare, pronti a inserirsi nel business.

Anche su questo fronte è pericolosa la crisi del trasporto pubblico cittadino di Napoli. L'Anm gestisce aree di sosta a raso in superficie (strisce blu) e parcheggi in struttura per un totale di circa 28mila posti auto. I parcheggi, il grande, grandissimo affare del centro storico partenopeo. Napoli dagli anni Settanta a oggi è impestata di parcheggiatori abusivi che possiedono, letteralmente, pezzi di città. Impossibile parcheggiare in via Santa Lucia senza rendere conto a loro, impossibile farlo nella zona del Centro Direzionale. Impossibile allo stadio San Paolo di Fuorigrotta, impossibile anche quando ci sono a terra le strisce blu gestite dal Comune.

Se Anm decidesse, per far cassa, di dar seguito al piano lacrime e sangue prospettato nelle scorse settimane potrebbe pensare di esternalizzare il ramo sosta, quello che un tempo era gestito dall'azienda partecipata NapoliPark. I ticket per la sosta, i cosiddetti ‘grattini' fanno guadagnare al Comune di Napoli 3,5 milioni all'anno. Una miseria. Il motivo? Pochi controlli e tante aree ormai sotto l'esclusivo controllo degli abusivi.

Chi ci guadagna da una azienda dei trasporti senza controlli sulla sosta a raso? Sicuramente gli abusivi. Ovvero la camorra che li gestisce. Perché è chiaro a tutti che ogni parcheggiatore illegale paga la sua quota ai clan.
Chi viceversa avrebbe la forza economica a Napoli e i capitali per fare man bassa nelle gare per aggiudicarsi eventuali pezzi del ramo sosta? Sicuramente imprenditori capaci e perbene, ma non sarebbero gli unici a metterci gli occhi addosso.

Insomma, una situazione delicata, forse la più difficile di questi sette anni di consiliatura per il sindaco Luigi De Magistris . Oggi l'assessore al Bilancio Enrico Panini ha comunicato che "Il Comune di Napoli ha versato ad Anm 100 milioni di euro di cui 83 già accreditati con ratei mensili". Nelle prossime ore ci sarà una nuova riunione coi sindacati. In ballo ci sono migliaia di posti di lavori, c'è la vivibilità quotidiana che passa per un trasporto pubblico decente. E c'è anche qualcosa di più.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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