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Gomorra: la serie tv e la città

Ora Gomorra tolga la Vela di Scampia dagli episodi della prossima stagione

Le stanno demolendo. Ora togliete le Vele dalle fiction come Gomorra. Perché se Scampia continua ad essere per televisione e cinema il simbolo della Napoli insanabile, del cancro camorristico senza cura, allora tanto valeva non abbatterla, la Vela, ma farla diventare un grande set e farlo pagare a peso d’oro.
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Ieri la Vela Verde di Scampia ha iniziato a scomparire dalla faccia della terra. È il caso che scompaia anche dalla serie tv Gomorra? Alcuni attori della fiction Sky tratta dal best seller di Roberto Saviano ieri si sono prodotti in pressoché inutili dichiarazioni sull'argomento della demolizione di una Vela (è la quarta che va giù nel corso degli anni).

Che dobbiamo fare, quindi? Se davvero è Restart, se davvero si tratta di un punto e a capo , di una nuova partenza, allora la Vela di Scampia deve sparire dall'immaginario collettivo del Male. Se Scampia continuerà ad essere per il cinema e le fiction televisive il simbolo della Napoli insanabile, del cancro camorristico senza cura, allora tanto valeva non abbatterla, la Vela di Scampia, ma farla diventare un grande set  cinematografico dell'orrore e farlo anzi pagare a peso d'oro, affittando la location come si affitta Cinecittà.

Registi, sceneggiatori, attori e produttori si passino una mano per la coscienza: non possono permettersi più di sfruttare quel simbolo senza capire che oggi, oggi che una Vela va giù, continuare a indicarla come Inizio e Fine d'ogni male significa solo far del male a Scampia e a chi ci vive onestamente.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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