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Scontro tra treni in metropolitana a Napoli

I trasporti pubblici di Napoli in coma da troppo tempo, questo è solo l’ultimo atto

Si griderà al sabotaggio, all’errore umano: siamo, in realtà, al Carnevale alla rovescia. Allo sberleffo dei ricchi e dei privilegiati, degli stipendiati al sicuro e dei manager ben pagati, che prendono in giro tutti coloro che hanno da guadagnarsi la giornata prendendo un bus o una metropolitana. Sperando di arrivarci, alla fine della giornata. Lorsignori permettendo.
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Da anni il trasporto pubblico a Napoli è in stato comatoso. L’evento di stamattina, con lo scontro tra treni della metropolitana a Piscinola, il ferimento di decine di persone e la circolazione metropolitana bloccata, è solo l’ultimo atto di un assassinio annunciato: quello ai danni dei cittadini napoletani. E non solo. Ormai i disservizi non si contano più, mentre sono all’ordine del giorno gli eventi tristi, patetici, nonché le assurdità di cui è protagonista il trasporto pubblico locale. Da quello regionale a quello comunale, con in testa l’eccellenza campana del disservizio, la regina del feudalesimo made in Naples: Anm.

Tanto per ricordare l’ultima (ormai già penultima) pazzia, che in qualsiasi altro posto d'Italia avrebbe scatenato un terremoto e qui da noi diventa al massimo nota di colore: la scoperta di una stanzetta allo stazionamento del Parcheggio Brin, dove gli autisti in servizio si radunavano per giocare a carte.

Lo stato pietoso dell’azienda di mobilità urbana napoletana è sotto gli occhi di tutti. E lo stato del servizio offerto ai cittadini è frutto di anni di clientelismo, corruzione, di una concezione medievale del potere e della burocrazia. Si griderà al sabotaggio, all’errore umano: siamo, in realtà, al Carnevale alla rovescia. Allo sberleffo dei ricchi e dei privilegiati, degli stipendiati al sicuro e dei manager ben pagati, che prendono in giro tutti coloro che hanno da guadagnarsi la giornata prendendo un bus o una metropolitana. Sperando di arrivarci, alla fine della giornata. Lorsignori permettendo.

Da oggi a Napoli si inaugura una nuova era, dopo quella dei disservizi e del malcostume di privilegiati protetti da sindacati e manager. Finora eravamo abituati, derubricando troppo spesso la faccenda al pittoresco, ai certificati medici di massa inviati quando c'era la partita del Napoli o in occasione di qualche festivo non molto ben retribuito. Da oggi, invece, per i napoletani inizia una nuova stagione: quella del timore ogni volta che i vostri figli, i vostri amici e i vostri cari prenderanno una metropolitana o saliranno su un autobus. Siamo in mano a degli irresponsabili, è questa l'unica certezza che abbiamo da oggi in quanto cittadini partenopei.

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Scrittore, sceneggiatore, giornalista. Nato a Napoli nel 1979. Il suo ultimo romanzo è "Le creature" (Rizzoli). Collabora con diverse riviste e quotidiani, è redattore della trasmissione Zazà su Rai Radio 3.
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