Incidente metro Napoli, la Procura ipotizza i reati di disastro ferroviario e lesioni
Si indaga sull'incidente occorso ieri sulla Linea 1 della metropolitana di Napoli, dove tre convogli si sono scontrati alla stazione di Piscinola. All'indomani dello scontro, che ha provocato il ferimento di 16 persone, la Procura partenopea ha profilato tre ipotesi di reato: disastro ferroviario, violazione delle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro e lesioni, che potrebbero diventare aggravate se venisse accertata l'irregolarità del sistema antinfortunistico della metropolitana. Le indagini dei magistrati – sul posto ci sono gli esperti della Procura – si concentreranno sulle condizioni complessive della sicurezza del trasporto pubblico napoletano e le condiziono generali della rete ferroviaria; prevista anche una ispezione dei tecnici del Ministero delle Infrastrutture. Intanto, il macchinista, così come i vertici di Anm, l'azienda partecipata del Comune di Napoli che gestisce il trasporto pubblico, sono stati ascoltati dalla Procura.
Nel corso della notte, i tecnici di Anm hanno lavorato alacremente per rimuovere i convogli incidentati dai binari – dopo che la Procura aveva dato il via libera al dissequestro – e ridurre così i disagi per l'utenza. Alle prime luci di questa mattina, in effetti, la Linea 1 della metropolitana ha riaperto, anche se parzialmente, limitata alla tratta Colli Aminei-Dante. Informazioni più dettagliate sui tempi di ripristino del servizio sull'intera tratta Piscinola-Garibaldi non sono ancora state fornite.