Lo hanno beccato nei dintorni di Siena, era scomparso da Napoli da qualche giorno. Armando Del Re, accusato di aver sparato in piazza Nazionale il 3 maggio scorso e di aver ferito con una pallottola vagante anche la piccola Noemi, voleva incontrare il padre, detenuto. Forse per chiedergli un consiglio, per farsi dire cosa fare e come sfuggire al fiato sul collo delle forze dell'ordine che lo stavano braccando da giorni e che gli stavano facendo terra bruciata intorno. Il ragazzo è il figlio di Vincenzo De Re, all'anagrafe di camorra noto come "la Pacchiana", ras del clan Di Lauro in carcere per traffico di droga. Era stato arrestato nel 2011, in una operazione da 46 arresti. Gli inquirenti avevano scoperto che il gruppo, oltre a vendere stupefacenti per conto del clan di Ciruzzo il Milionario, riusciva a "fare la cresta" tenendo una parte della merce per sè: "tagliavano" la droga in modo da ottenerne un quantitativo più alto e lo vendevano ai gruppi del Parco Verde di Caivano; in particolare avevano contatti con la piazza di spaccio "dei detenuti", gestita secondo le indagini da Rosa Amato, "Rosetta la terrorista".
La svolta dalle intercettazioni
Armando Del Re è originario del rione Monterosa, tra Scampia e Secondigliano, ma di recente si era trasferito nella zona delle Case Nuove. È possibile che la famiglia avesse messo le proprie rotte del narcotraffico a disposizione del clan Rinaldi, che è attivo proprio nella zona del quartiere Mercato. E proprio in questo contesto potrebbe essere maturato l'agguato contro Salvatore Nurcaro. Gli inquirenti sono arrivati a Del Re e al fratello Antonio anche grazie ad altre inchieste in corso: dalle intercettazioni sarebbero stati captati dei "movimenti anomali" e la fuga dei due fratelli, particolare che avrebbe contribuito alla svolta delle indagini. Nell'operazione è stato fermato anche Antonio Del Re, fratello del presunto killer, che avrebbe aiutato Armando fornendogli supporto logistico. Per entrambi c'è l'aggravante delle modalità mafiosa: prima dell'agguato avrebbero seguito la vittima e studiato i suoi movimenti. Armando Del Re si era allontanato da Napoli e aveva fatto perdere le sue tracce. Lo hanno bloccato in un autogrill lungo la Siena-Bettolle, all'altezza di Rapolano Terme, in provincia di Siena, in una Fiat 500 con la madre e la sorella; al momento del fermo non era armato.