Dopo il dramma dell'incidente ferroviario a Piscinola, che ieri ha piegato la città, arrivano i ringraziamenti dell'Azienda Anm agli operai del deposito-officina di via Campana, che stanotte hanno fatto gli straordinari per consentire la riapertura della Linea 1, anche se per il momento a scartamento ridotto. “Desideriamo esprimere – scrivono in un comunicato al personale l'amministratore unico Anm Nicola Pascale, il direttore generale Gennaro Narducci e il direttore di esercizio Vincenzo Orazzo – il nostro personale ringraziamento e apprezzamento per l'impegno profuso da parte di tutto il personale della manutenzione della Linea 1 nella difficile giornata che ha vissuto la nostra Azienda, ieri 14 gennaio 2020. Abbiamo trascorso una impegnativa giornata e nottata di lavoro che ci ha consentito già da questa mattina di riprendere il servizio metropolitano, restituendo alla città. In tempi veramente brevi, considerati gli eventi, il suo diritto alla Mobilità”. “Questa è l'azienda che ci piace – commenta il presidente della commissione Trasporti, Nino Simeone – questi sono le donne e gli uomini che lavorano in ANM”.
Finiti i lavori anche a Piscinola, si attende ok dei pm per riaprire
Intanto, anche il tratto dei binari antistante il deposito di Piscinola, dove ieri è avvenuto l'incidente, stamattina è stato liberato dai detriti. Potrebbe essere riaperto già domani mattina, a quanto filtra dall'azienda, ma si aspetta l'ok della magistratura, che sta conducendo ancora dei controlli, e dell'Ustif, l'ufficio tecnico del Ministero dei Trasporti, che dovrà dare il via libera per la riapertura al pubblico. Attualmente la metropolitana sta effettuando il servizio da Colli Aminei a piazza Dante, con una frequenza media di un treno ogni 10 minuti. Lo stesso deposito-officina di Piscinola è destinato ad ospitare dal mese prossimo i treni nuovi comprati dal Comune, che arriveranno dalla Spagna, dove sono in costruzione. Per ospitare i convogli, il Municipio aveva previsto dei lavori di ampliamento, che però, non sono stati ancora fatti. Dove andranno allora i treni nuovi? Secondo indiscrezioni, stazioneranno sotto l'attuale capannone, al posto dei treni rotti fermi per manutenzione e in parte cannibalizzati, cioè utilizzati per i pezzi di ricambio dei treni in esercizio. I treni rotti, a loro volta, dovrebbero essere spostati altrove, forse sui binari all'esterno.
Anche la Regione pronta a dare una mano a Napoli
Anche la Regione Campania, intanto, è pronta a dare una mano alla città di Napoli, per superare l'emergenza. Il presidente Vincenzo De Luca, stamattina, ha promesso l'arrivo di una decina di bus, mentre potrebbero essere impiegati sulla tratta urbana di Napoli altri 6 treni revampizzati per i quali l'Eav, la società partecipata della Regione Campania, sta aspettando il collaudo da parte di Roma. “Bisogna capire bene le ragioni dell'incidente avvenuto a Napoli – ha spiegato De Luca a margine di un convegno questa mattina – Bisogna chiedere al Comune di Napoli che ha la competenza di gestione su quel tratto di metropolitana. Ieri abbiamo avuto una situazione drammatica a Napoli. La città era congestionata”.
Poi la mano tesa: “Siamo pienamente disponibili – ha detto il governatore – a trasferire nel servizio sulla rete metropolitana i treni nuovi che dovessero essere collaudati a Roma di proprietà dell’Eav. Potremmo dare, poi, come aiuto immediato la disponibilità di una decina di pullman. Ma ho la sensazione che con la città congestionata non daremmo un grande aiuto alla mobilità dei cittadini di Napoli”. De Luca si riferisce a 6 treni Eav risttrutturati: “Da sei mesi – spiega – l’Agenzia nazionale di controllo sul traffico ferroviario sta perdendo tempo. Sarebbe utile sollecitare l’agenzia nazionale ad accelerare i tempi. Così, possiamo mettere in servizio sei treni nuovi e forse avremo la possibilità di aiutare a gestire il servizio che si è ridotto praticamente a zero. La cosa più utile credo sia premere per avere subito il collaudo dei treni nuovi ed offrirli almeno per il periodo dell’emergenza alla metropolitana a Napoli”.