I sistemi di sicurezza della metropolitana Linea 1 sono all'attenzione della Procura di Napoli e i pm sono al lavoro per chiarire le cause all'origine dell'incidente ferroviario di Piscinola avvenuto ieri mattina. Le manutenzioni sul metrò collinare sono costanti, nessun allarmismo, insomma. Non c'è un problema di sicurezza del metrò, assicurano da Anm. Ma il tema delle condizioni della metropolitana collinare e della vetustà dei mezzi era già stato oggetto in passato di segnalazioni alla magistratura. Risale all'ottobre 2014, il dossier inviato dall'avvocato Gennaro Esposito, all'epoca consigliere comunale del gruppo Ricostruzione Democratica, alla Procura della Repubblica di Napoli, sul possibile “rischio per la sicurezza del trasporto sui treni della Linea 1 della metropolitana cittadina”. Esposito aveva raccolto una denuncia anonima molto circostanziata, con rilievi fotografici, su alcune criticità che affliggevano i treni del metrò collinare, all'epoca già molto vecchi, e aveva deciso di girare tutto alla Procura.
“Nel 2014 – racconta Gennaro Esposito, oggi presidente del comitato Vivibilità Cittadina – mi fu inviata una dettagliata denuncia, seppure anonima, che per la gravità delle cose esposte comunicai in via ufficiale agli uffici comunali ed alla Procura della Repubblica. Il tema era proprio quello attuale della sicurezza del trasporto della metropolitana. Oggi ancora di più posso dire, come presidente del comitato Vivibilità Cittadina, che sulla sicurezza dei trasporti non si può soprassedere, essa non è un costo ma un investimento”.
Il dossier: "Cricche nelle piastre dei carrelli dei treni”
Nella denuncia venivano segnalate alcune presunte criticità, relative ai tempi e alle modalità dei collaudi dei treni, alle manutenzioni e al fenomeno delle cosiddette “cricche”, ossia crepe profonde che si sarebbero aperte, secondo la denuncia, “nelle piastre che collegano i carrelli alle casse". “Quasi tutti i treni – spiegava il dossier – presentano cricche più o meno gravi. La rottura di questo ancoraggio potrebbe portare al distacco della cassa dal carrello con immaginabili conseguenze”. Problematiche di tipo tecnico, insomma, che l'autore dell'esposto riteneva fossero state portate a conoscenza all'epoca anche dell'azienda e del Comune. L'Anm ha provveduto alle manutenzioni dei carrelli, intervenendo così anche sul fenomeno delle cricche. Le parti usurate sono state sostituite.
Servizio migliore con l'arrivo dei nuovi treni
Il problema delle manutenzioni si riflette anche sulla qualità del servizio offerto ai cittadini. Tenere i treni fermi in deposito per le riparazioni, riduce il numero di quelli che invece sono in servizio, e questo contribuisce ad aumentare le frequenze dei passaggi. Senza contare che le vetture in esercizio sono sottoposte proprio per questi motivi a grossi carichi di lavoro. Il numero dei treni, infatti, è esiguo. Solo con l'arrivo dei nuovi convogli acquistati dal Comune, con una procedura partita nel 2013, quindi, si potranno vedere dei miglioramenti concreti. Bisognerà avere pazienza e aspettare il mese di ottobre, quindi, per vedere i primi nuovi treni in circolazione.