Notti d'inferno per chi abita nella zona immediatamente prospiciente a piazza Garibaldi. Da piazza Principe Umberto al corso Garibaldi, porta Capuana e via Cesare Rosaroll è un continuo caos, spaccio e ‘sorprese notturne' come il concerto neomelodico con tanto di spettacolo pirotecnico di qualche giorno fa. Lunedì 28 maggio è stata la volta dell'ennesima maxi-rissa, protagonisti gli immigrati la cui presenza in zona è rilevante e che spesso sono al centro di problemi di ordine pubblico, anche se i protagonisti delle risse sono una minoranza rispetto ai tanti immigrati residenti.
L'ennesima rissa è avvenuta motivi non ancora chiariti ma sicuramente futili, secondo i militari. Risultato? Due carabinieri sono rimasti contusi nel tentativo di sedare le tensioni esplose. Dei militari uno di loro è rimasto contuso, un altro ha riportato una distorsione al dito di una mano. Per entrambi la prognosi è di 10 giorni. Uno dei partecipanti alla rissa, un algerino di 29 anni, già noto alle forze dell'ordine per reati analoghi, è stato arrestato resistenza e violenza a pubblico ufficiale e nella giornata di oggi sarà sottoposto a processo per direttissima. Dopo il fatto sul posto si è creata una calca di centinaia di curiosi, secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri e numerosi video pubblicati su Facebook.
Via Firenze, piazza principe Umberto, Porta Capuana e via Rosaroll sono zone ‘polveriera': sono numerose le segnalazioni dei comitati civici nati nella zona per contrastare il degrado che ormai la fa da padrone. Al netto di posizioni dichiaratamente anti-immigrati ci sono molti napoletani, storicamente residenti in quello che è uno dei quartieri più popolosi e popolari di Napoli, che chiedono al Comune guidato da Luigi De Magistris interventi importanti e netti per contrastare le piccole e grandi illegalità che avvengono dalla mattina alla sera, sia sotto gli occhi di turisti e passanti che nell'indifferenza delle forze dell'ordine, dalla Polizia Municipale a Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza il cui impegno massimo è spesso assicurare una volante di passaggio. Questura e Arma dei Carabinieri sanno che la situazione è drammatica ed è, essendo la zona intorno alla stazione ferroviaria, degna di attenzione anche per motivi di sicurezza anti-terrorismo. Tuttavia la coperta è corta: pochi uomini a disposizione. E il risultato è quello sotto gli occhi di tutti.