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Denuncia di stupro di gruppo a S Giorgio a Cremano

Stupro Circum, il papà della 24enne violentata: “Oggi direi a mia figlia di non denunciare”

Il padre della ragazza che ha denunciato di essere stata stuprata da tre giovani nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano si sfoga attraverso il suo legale. La liberazione di uno degli arrestati è arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha scardinato le sicurezze che sembravano raggiunte nelle indagini e il senso di sconforto lo porta a chiedersi se, col senno di poi, avrebbe lo stesso denunciato.
A cura di Nico Falco
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I tre ragazzi accusati dello stupro della 24enne di Portici avvenuto nell'ascensore della stazione di San Giorgio a Cremano della Circumvesuviana.
I tre ragazzi accusati dello stupro della 24enne di Portici avvenuto nell'ascensore della stazione di San Giorgio a Cremano della Circumvesuviana.
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La paura, la rabbia, la frustrazione. Dopo la decisione del Riesame, che ha scarcerato uno dei tre giovani arrestati con l'accusa di aver stuprato una ragazza nell'ascensore della Circumvesuviana, il padre della 24enne è distrutto. Un fulmine a ciel sereno, una liberazione che è arrivata quando la situazione sembrava ormai chiarita, cristallizzata in attesa dell'incidente probatorio per raccogliere gli ultimi dettagli. L'uomo parla attraverso il legale Maurizio Capozzo, che assiste la ragazza. Parole vomitate con rabbia, conseguenza dell'amarezza in cui l'intera famiglia è piombata dopo aver appreso quello che era stato deciso dai giudizi del Riesame. Le motivazioni non sono state ancora rese note, ma il dato di fatto è che Alessandro Sbrescia, che la vittima aveva riconosciuto e accusato, adesso è libero. Senza nessuna misura cautelare, arresti domiciliari o obbligo di dimora. E sa dove abita la 24enne, conosce i luoghi che lei frequenta. “Sono arrabbiato – dice l'uomo – se potessi tornare indietro non so se spingerei di nuovo mia figlia a denunciare”.

Per la settimana prossima si attende la decisione del Riesame sugli altri due giovani accusati, Antonio Cozzolino e Raffaele Borrelli. Sono due le circostanze che potrebbero aver portato il Riesame a decidere per la scarcerazione: potrebbero essere stati giudicati non sufficienti gli indizi di colpevolezza raccolti durante le indagini o potrebbero essere venute meno le esigenze cautelari; mercoledì 27 marzo i giudici potrebbero allinearsi scarcerando anche gli altri due.

Gli avvocati di Alessandro Sbrescia avevano sostenuto che ci fossero delle discordanze tra il racconto della vittima e quello che si vede nelle telecamere di sorveglianza: mentre la ragazza aveva dichiarato di essere stata portata nell'ascensore, nelle immagini non si vedrebbero spinte violente ma soltanto uno dei tre che appoggia la mano sulla spalla di lei mentre entrano. I ragazzi avevano ammesso di aver consumato il rapporto sessuale ma sostenuto che la 24enne fosse consenziente; una versione che stride totalmente con quella di lei, soccorsa poco dopo da un passante mentre era in lacrime su una panchina della stazione di San Giorgio a Cremano.

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