Sterpaglie, alberi fatiscenti, alcuni pericolanti, bagni sporchi e abbandonati. È l'immagine offerta dallo stadio Caduti di Brema, sito in via delle Repubbliche Marinare, ai consiglieri commissari delle Universiadi 2019 in visita alle strutture. L'impianto sportivo doveva essere ristrutturato in tempo per l'evento sportivo che parte il 3 luglio. Ma «non più del 35% dei lavori previsti è stato realizzato», secondo il presidente della commissione Vincenzo Moretto (Lega Salvini). «Davanti ai nostri occhi – racconta – si è parato uno spettacolo allucinante. Siamo molto preoccupati e abbiamo seri dubbi che si riesca a ultimare tutto prima dell’avvio delle gare. Certo è possibile poter completare successivamente i lavori residuali, ma è necessario chiarire quante risorse siano state spese finora e quante ne rimangano per completare l’impianto».
Il blitz della commissione ha toccato tre tappe, oltre ai Caduti di Brema, anche il Palazzetto dello Sport Fritz Dennerlein a Barra e lo stadio di San Pietro a Patierno. «Sul primo – prosegue Moretto – è stata fatta solo una piccola ristrutturazione. Mentre per lo stadio San Pietro a Patierno sono stati fatti piccoli lavori nei bagni e negli spogliatoi. Ma sul campo di calcetto c'era ancora il brecciolino, manca il manto erboso e non si è ancora proceduto al collaudo. Ci vorranno mesi per finirlo di questo passo. Oggi c'erano solo 2 operai. Vorrei capire come sono stati assegnati questi lavori. Pare che siano stati stanziati quasi 800mila euro». «Bisogna intervenire subito per accelerare i lavori – incalza il consigliere Aniello Esposito (Pd) – non vorremmo che dopo tutti i soldi spesi, queste strutture alla fine restassero così. Scopriamo solo da un sopralluogo di oggi che i lavori sono ancora in forte ritardo. È una cosa sconcertante. Non è stato fatto quasi nulla. Si verifichi come sono stati spesi i soldi e qual è l'avanzamento reale dei lavori. È importante restituire queste strutture rifatte ai cittadini dell'area orientale».
Ad oggi, ha sottolineato la commissione, quasi nessun cantiere ha rispettato il termine della consegna del 30 maggio che era stato previsto inizialmente dal cronoprogramma per il completamento dei lavori di riqualificazione degli impianti. «Ritardi – sottolinea Moretto – che riguardano anche cantieri come la piscina Scandone o il San Paolo, dove pure i lavori sono in fase avanzata e sono stati eseguiti bene. La prossima settimana sarà convocata una commissione Universiadi in consiglio comunale per fare il punto della situazione. Chiameremo a rispondere tutte le parti».