Diciassette ore dopo la chiusura dei seggi in Campania non si sa ancora chi ha raccolto più voti alle primarie del Partito Democratico. Martina o Zingaretti, chi è arrivato primo? Chi ci sta lavorando dice che i conteggi sono complessi perché in tutta la Campania i dati sull’affluenza sono molto più alti di quello che ci si aspettava: i votanti hanno superato quota cinquantamila e, a sorpresa, secondo quanto trapela informalmente, Nicola Zingaretti avrebbe aver superato Maurizio Martina.
Nessuna notizia ufficiale dalla segreteria regionale, nessuna notizia dagli organi di supporto, nessun dato ufficiale pubblicato sui social network o sul sito ufficiale del partito: niente di niente. I sondaggi interni della vigilia davano avanti l’ex ministro dell’agricoltura, che era supportato dal governatore regionale Vincenzo De Luca e da due tra i più influenti consiglieri regionali, Mario Casillo e Lello Topo: secondo i calcoli, Martina avrebbe sfondato ottenendo un dato superiore al 50%. Tuttavia, il risultato finale sarebbe ben inferiore alle attese.
Il dato nazionale, che neppure è definitivo, dà infatti Martina poco sopra il 20% complessivo. Se la Campania avesse confermato le previsioni della vigilia, vorrebbe dire che ci sono importanti Regioni dove Martina ha preso meno del 10% dei voti. Tra l’altro testimoni dello spoglio riportano che i dati di Salerno sono stati molto deludenti, contrariamente alle aspettative di De Luca ed anzi, anche nel feudo del governatore regionale Zingaretti è andato a gonfie vele.
L’unico dato certo è la vittoria di Leo Annunziata, sindaco di Poggiomarino, diventato segretario regionale del PD col sostegno di Vincenzo De Luca, battendo nettamente l’ex sottosegretario alle infrastrutture Umberto Del Basso De Caro e la dirigente scolastica Armida Filippelli, che ha ottenuto un risultato assolutamente deludente. Anche in questo caso i numeri non ci sono, ma Annunziata dovrebbe viaggiare attorno ad una percentuale di assoluta sicurezza, tra il 60% ed il 70%. Il risultato era scontato: Annunziata, uomo di De Luca, era infatti appoggiato da numerosi esponenti sia dell’area Zingaretti che dell’area Martina.