Accusa di molestie sessuali in Accademia di Belle Arti a Napoli, la Procura di Napoli acquisirà formalmente telefono cellulare e computer del professore sotto inchiesta. Lo scandalo nasce dalla denuncia di una studentessa di 20 anni che ha raccontato a Fanpage.it di richieste di sesso e foto hard pena la bocciatura. Di richieste improprie di contatti ha parlato al nostro giornale anche un'altra studentessa. Il docente ha intanto reso noto di essersi dimesso in maniera irrevocabile dall'Accademia di Belle Arti allo scopo di potersi «difendere nelle sedi opportune».
Secondo i suoi avvocati da tabulati e cellulare non emergerebbero reati ma solo un rapporto consenziente tra adulti. La svolta probabilmente si avrà con l'accertamento irripetibile sui telefoni cellulari di entrambe le parti in causa. Intanto, nella giornata di ieri, il video di Fanpage.it nel quale la 20enne racconta le molestie sessuali è arrivato anche in Parlamento, dal momento che il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha chiesto una interrogazione al ministro dell'Università Gaetano Manfredi. Al momento il pm Cristina Curatoli e il procuratore aggiunto Raffaello Falcone lavorano su questa storia ma è chiaro che il contesto potrebbe aiutare a delineare meglio il caso-Accademia di Napoli. Oggi nella struttura universitaria di via Costantinopoli era giornata d'esami, la prima dopo questa bufera, ed è trascorsa in un clima irreale, tra mormorii, sguardi bassi e giornalisti assiepati in attesa di capire qualcosa in più. Dagli altri professori dell'Accademia di Belle Arti bocche cucite: nessuno ha condannato la storia né al tempo stesso preso le difese del docente. Il direttore Giuseppe Gaeta sarà sentito probabilmente nei prossimi giorni e i carabinieri stanno ascoltando anche altre persone ,anche esterni al mondo dell'Accademia ma informate sui fatti.
L'unica cosa prodotta è stata un breve comunicato stampa, vergato dal presidente di Abana, il giornalista Giulio Baffi, dal direttore Giuseppe Gaeta e dalla Consulta degli studenti. Tra le altre cose si legge «l'Accademia perde un docente di grande esperienza e grande bravura che ha saputo dare molto ai suoi allievi e a questo luogo». Il fatto che la Consulta studentesca abbia firmato la nota ha fatto storcere il naso a molti ragazzi che invece ricordano come, all'inizio, la Consulta aveva detto di volersi adoperare per un dossier di testimonianze di giovani studentesse.