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Primarie del Pd 2019

Primarie Pd Napoli: dopo il video di Fanpage.it iniziano i ricorsi: “Risultati alterati”

Iniziano a fioccare le denunce e i ricorsi su presunte anomalie nei seggi napoletani delle Primarie del Partito Democratico. Nel mirino il voto in piazza Medaglie d’Oro (Vomero-Arenella): le operazioni di spoglio condotte in un appartamento privato a Chiaiano e il grave sospetto che i risultati possano essere stati pesantemente alterati.
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Primarie Pd Napoli, com'era prevedibile il video denuncia di Fanpage.it nei seggi ha dato la stura ad una serie di ricorsi. Fanpage.it è in possesso del ricorso del seggio di piazza Medaglie d'Oro (Vomero-Arenella) dove ci sarebbero stati, a dire di chi ha segnalato, pesanti anomalie nei risultati finali. "Al termine delle operazioni di voto alle ore 21 circa – si legge – il presidente del seggio ha deciso di tenere le operazioni di scrutinio presso un’abitazione privata, circostanza di per sé anomala e irregolare in quanto le operazioni di scrutinio devono essere pubbliche e accessibili a chiunque sia interessato e tenersi nel medesimo luogo utilizzato per la votazione, sita nel quartiere di Chiaiano, quindi ben distante dal luogo del seggio".

Sono poi i risultati delle liste ‘Per il lavoro con Nicola Zingaretti' e ‘Piazza Grande con Nicola Zingaretti' a suscitare perplessità, rapportati coi candidati regionali alla segreteria: "Dalla copia del verbale – si legge – risulta che la lista ‘Piazza Grande' ha ottenuto 145 voti, la lista ‘Per il lavoro' 55 voti, il solo candidato Nicola Zingaretti 225". E ancora: "Dai dati provvisoriamente diffusi risulta che la lista Piazza Grande con Armida Filippelli ha ottenuto, nel seggio oggetto del ricorso, nella contemporanea votazione per il Congresso regionale, 273 voti, mentre la lista Per il lavoro con Leo Annunziata ha ottenuto 279 voti".

Secondo i ricorrenti il responso "risulta assai improbabile". Il perché è presto spiegato: "È improbabile – si legge –  che la lista Piazza Grande con Nicola Zingaretti abbia ottenuto nel seggio oggetto del ricorso ben 236 voti in meno della lista “collegata” al contemporaneo congresso, è improbabile che la lista Per il lavoro con Nicola Zingaretti abbia ottenuto, nel seggio oggetto del ricorso, ben 238 voti in più della lista “collegata” al congresso regionale, con numeri che praticamente coincidono. E lo è anche  – è scritto nel ricorso alla commissione elettorale del Pd  –  che il candidato Nicola Zingaretti non abbia ottenuto, nel seggio oggetto del ricorso,  nessun voto che non sia stato espresso ad una lista, cosa impossibile in quanto molti elettori hanno dichiarato ai ricorrenti di aver apposto una croce sul solo nome del candidato segretario e vi sono anche testimonianze di ciò".

La richiesta è drastica: "annullamento del voto relativo al Congresso nazionale del seggio in oggetto, in quanto lo scrutinio è stato svolto in modo illegittimo in una casa privata lontana dal seggio e non permettendo a nessun rappresentante della lista Piazza Grande con Nicola Zingaretti, né, se per questo, a nessun altro interessato, di assistervi ed ha prodotto risultati che per quanto premesso sono stati molto probabilmente alterati".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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