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Molestie all'Accademia di Belle Arti

Molestie a Belle Arti Napoli, messaggi del prof alle studentesse ora in mano ai magistrati

Accademia Napoli, caso molestie sessuali: continua l’inchiesta dopo la denuncia choc di una studentessa 20enne e le altre testimonianze contro un prof di Belle Arti. Ieri ascoltate 3 ragazze, oggi acquisiti messaggi e contatti dal computer personale del docente 55enne. Intanto posticipati esami e tesi dopo il caos.
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Le presunte molestie sessuali e il presunto abuso sessuale ai danni di una studentessa ventenne da parte d'un professore di 55 anni dell'Accademia di Belle Arti di Napoli sono alla fase 3 dal punto di vista giudiziario. La prima fase è stata la denuncia della giovane donna – che ha raccontato a Fanpage.it tutta la drammatica storia – ai carabinieri della stazione Posillipo. Ieri, poi, tre ragazze sono state ascoltate dal sostituto procuratore Cristina Curatoli, in forza alla sezione "Fasce Deboli" dell'ufficio inquirente partenopeo.

Oggi terzo atto: è iniziato il processo per estrapolare tutti i dati "sensibili" individuati dal consulente del pubblico ministero sul computer che il docente in questione ha «spontaneamente consegnato» attraverso i suoi legali, gli avvocati Maurizio Sica e Lucilla Longone. Iniziato ma non concluso: il processo di estrazione dati riprenderà giovedì prossimo.

Dunque quali messaggi saranno prelevati? Sicuramente quelli fra l'uomo e la donna che l'ha denunciato. Ma in queste ore altre persone stanno delineando un quadro che forse potrebbe allargare il campo dell'indagine da parte della Procura partenopea.

A questo primo accertamento di natura tecnica seguirà,  il prossimo 5 marzo l'acquisizione dei cellulari del professore e della studentessa dove sono custoditi foto, video, conversazioni, via chat Whatsapp e Telegram e Facebook ritenuti utili alle indagini. Nei prossimi giorni sarà sentito anche Giuseppe Gaeta, il direttore dell'Accademia di Belle Arti, la cui vicenda è finita anche in una interrogazione parlamentare.

Accademia Belle Arti, posticipati esami e tesi in

In Accademia di Belle Arti, intanto, c'è un silenzio pesantissimo tra gran parte dei docenti, quelli storici e quelli nuovi. Soltanto un prof commenta a Fanpage.it la vicenda e non nasconde le sue preoccupazioni. L'impatto di quello che è stato da qualcuno definito "Sexgate all'Accademia Belle Arti di Napoli" è tangibile nell'attività didattica: oggi Abana con una comunicazione ufficiale ha reso noto che «al fine di garantire il regolare avvio delle attività didattiche, l’inizio delle lezioni  del II semestre, previsto per il 24 febbraio 2020, è posticipato al 2 marzo 2020». E che, «considerato il cospicuo numero di richieste di tesi, nonché il posticipo delle date di alcuni esami»  l'inizio  della sessione straordinaria di tesi per l'anno accademico 2018/19, già previsto per il 2 marzo 2020, è stato posticipato al 9 marzo.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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